Pesca in Apnea: L'Attrezzatura del Capitano®
Per
i primi tentativi estivi che mi hanno fatto appassionare
alla pescasub, il mutino corto Scubapro ha funzionato
egregiamente: uscite brevi, per prendere contatto con questo nuovo
mondo, acqua calda, tanta libertà di movimenti e zavorra scarsa.
La situazione è cambiata completamente con la
prima prova della nuova muta intera Elios da 5 mm: assetto
disastrosamente positivo, con 6 kg in cintura era impossibile rimanere
un solo istante, immobili e composti, anche a 4 m! Per di più, la mia
schiena non proprio rocciosa, il giorno successivo, ha accusato qualche
dolorino con quei pesi, di certo non eccessivi.
Da li la necessità di indossare uno schienalino per aumentare la zavorra totale e trovare quindi un buon assetto neutro in condizioni operative di pesca e allo stesso tempo diminuire le sollecitazioni alle vertebre inferiori, diminuendo il peso in cintura.
Qualche ricerca in internet mi ha portato a valutare i vari modelli commerciali, in neoprene. Dai 20 ai 50 € per la struttura più il costo delle piastre di piombo, vendute a parte. Stavo già per ordinarne uno, poi ho trovato un modello detto "alla francese" della Beauchat, un panetto di piombo nudo e crudo con cinghie come spallacci e cinta! Prezzo in totale competitivo, essenzialità piacevole. Ne ho parlato col "solito" paziente amico Matteo, che mi ha sconsigliato vivamente la cinta addominale, approvando comunque l'idea di costruirne uno da me.
Ho quindi pensato ad un modello che si ispira allo schienalino del "Maestro", Giorgio Dapiran, in cui mancano gli spallacci, sostituiti da cinghie superiori ed inferiori. Quella superiore passa sopra le spalle, scende lungo il torace e si fissa girandola sotto i piombi anteriori della cintura. La cinghia inferiore invece scende dalla schiena e si fissa sotto i piombi posteriori in cintura. Appena possibile inserirò qualche foto per mostrare chiaramente come si indossa il tutto.
Le cinghie sono ricavate da una camera d'aria di camion, ben spessa e resistentissima,ricavata a costo "zero" da un gommista.
Ed ecco il resoconto dello schienalino che ho appena finito di allestire! ;-) Premetto che è davvero un prototipo! Il primo prodotto e per di più senza averne mai indossato alcuno... I mezzi usati sono essenziali, avendo pochissimo tempo a disposizione e non potendomi quindi costruire un buono stampo: una padella di recupero ha quindi svolto il doppio ruolo di crogiulo per fondere e stampo per solidificare, a tutto vantaggio della finitura finale!
Per scaldare il piombo, ho usato un fornelletto a gas sotto la pentola ed una torcia a gas indirizzata direttamente sulle lastre di piombo, trovate in un ingrosso di forniture idrauliche. Davvero pochissimi minuti e si ha il piombo liquefatto.
Nota: i vapori di piombo sono tossici! Lasciando perdere l'uso di semplici mascherine antipolvere che non servirebbero a NULLA, consiglio di operare in un luogo aperto e ventilato, evitando di respirare vicino al piombo fuso!
Ecco il risultato della fusione:
un bel disco, abbastanza ben rifinito, di 18-19 cm di diametro, su cui ho fatto 4 asole ribassate per il passaggio delle cinghie.
Il pensiero successivo è corso alla muta, in neoprene liscio, per la quale ho un feticismo quasi superiore al fucile, simbolo stesso della pesca sub... e se il piombo a lungo andare, coi vari movimenti, avesse potuto rovinare il neoprene nella zona di appoggio?!? Inconcepibile... quindi, tubetto di Collaprene alla mano, ho provveduto ad incollare un foglio di neoprene spaccato, da 4 mm, sulla faccia inferiore del disco di piombo:
Ed ecco il risultato finale:
Da notare che la cinghia inferiore presenta nodi provvisori ed un capo che ho volutamente lasciato sovrabbondante, in basso a destra. Questo per poter regolare con precisione la lunghezza e tensione delle cinghie appena testerò il tutto in mare. Costo finale? 10 € di piombo e 4 € per un foglio di neoprene 4 mm da 1 m! ;-) Ah, in questo folle prezzo è compresa anche la realizzazione di due cavigliere... potete vederle QUA nella pagina a loro dedicata :-)
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